7 Dicembre

7 Dicembre: parola d'ordine…. Lasciare andare.


Siamo già al 7 Dicembre… domani, nel giorno dell'Immacolata inizieremo a recuperare gli addobbi natalizi e… via ai preparativi per Natale!

Sono rituali che ci danno fiducia e ci fanno sentire al sicuro soprattutto in questo momento in cui soffiano troppi venti di guerra.

Proviamo ad immergerci in questo rituale con la leggerezza e la spensieratezza di un bambino… dimenticate le cose da fare e prendetevi 20/30 minuti per dedicarvi ad una piccola attività di decoro o di “aggiornamento” del presepe con tutta tranquillità. 

Quando ci si ferma succedono spesso cose meravigliose, soprattutto se stimoliamo la nostra creatività. Sono momenti di consapevolezza e gioia impagabili. 

Ho sempre ammirato Tiziano Terzani, la sua tenacia, il suo coraggio, la sua infinita curiosità e insaziabile voglia di sapere e di documentare. Eppure, le sue più grandi intuizioni sul senso della vita sono arrivate quando si è fermato a contemplare il mondo attorno a lui ed ha rallentato il passo.

Nel suo libro “L'ultimo giro di giostra”, scritto dopo aver saputo di avete un male incurabile, sono contenute tante riflessioni  profonde sul senso delle nostre esistenze che fanno sbriciolare l'approccio problema-soluzione, progetto-obiettivo tipico del mondo occidentale.


Si guarda solo la sveglia. Siamo interessati solo al tempo che passa, a farlo passare, rimandando al poi quel che si vorrebbe davvero. Sul «poi», non sull’«ora», si concentra l’attenzione.”


Bisogna fermarsi, per conoscersi, per essere se stessi.”


“In India si dice che l’ora più bella è quella dell’alba, quando la notte aleggia ancora nell’aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l’uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa.”



“La soluzione è dentro di noi, si tratta di conquistarla facendo ordine, buttando via tutto ciò che è inutile e arrivando al nocciolo di chi siamo. Più che assaltare le cittadelle del potere, si tratta ormai di fare una lunga resistenza. Bisogna resistere alle tentazioni del benessere, alla felicità impacchettata; bisogna rinunciare a volere solo ciò che ci fa piacere.”



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