20 Dicembre

20 Dicembre: un mondo capovolto.


Chi di noi non ha mai provato un senso di appagamento

nella contemplazione di un paesaggio collinare o

montano dove gli alberi, i prati, i fiori vivono in armonia?

Il mondo delle piante è affascinante e da tempo la

neurobiologia applicata alle piante cerca di scoprire se

le piante comunicano tra loro in qualche modo.

Peter Wohlleben è una guardia forestale tedesca che

ha speso gran parte della sua vita ad osservare le

piante nel silenzio dei boschi e nell'alternarsi delle

stagioni.

Ha così svelato tanti segreti della vita degli alberi.

Oltre ad avere memoria, a parlare tra loro attraverso

l'emissione di sostanze chimiche odorose, le piante

provano emozioni, si curano tra di loro, si preoccupano

dei vecchi vicini malati e hanno ricordi propri.

Leggendo i suoi libri ci si rende conto di quanto le

piante siano superiori all'attuale genere umano in

fatto di solidarietà e compassione.

Sotto terra le radici delle piante vengono messe in

comune e vengono prese le decisioni cruciali per

salvaguardare la vita dell'intera area di alberi circostanti,

senza eccezione alcuna per i funghi e il piccolo mondo

di parassiti utili all'ecosistema.

Quindi, quello delle piante è una specie di mondo

all'incontrario, dove la parte sensoriale e di movimento

è in alto e quella decisionale sotto. 

Movimento? Sì, seppur lentamente le piante si

muovono nell'arco della giornata e non solo se c'è vento.

Come Jacques Costeau fece per gli oceani

così Peter prosegue il suo cammino di conoscenza

e divulgazione degli affascinanti meccanismi alla base

della vita degli alberi.

Vi lascio alle belle immagini del trailer di un film

documentario girato dalla sua società.

Alla prossima! 



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