L'importanza del suolo

 Circa 20.000 anni fa, l'homo sapiens colonizzava i vari territori su cui si stabiliva.

Da allora è iniziato un processo di sviluppo che ha portato, nel corso dei secoli, innumerevoli progressi in tanti settori.

Oggi siamo alla vigilia di una svolta epocale: l'avvento di tecnologie sofisticate di Realtà Virtuale e Intelligenza Artificiale e la ricerca di nuovi spazi da colonizzare, situati al di fuori del nostro pianeta Terra.

L'uomo in questi ultimi anni ha perso consapevolezza della sua relazione osmotica con l'ambiente circostante.

L'agricoltura che prima vedeva l'uomo a stretto contatto con la natura fa un utilizzo sempre  più massiccio di macchinari sofisticati e di sostanze chimiche che rendono il terreno sempre meno ricco di quella varietà di insetti e microorganismi che lo popolavano un tempo.

Un terreno fertile è come un intestino umano in buona salute: è un equilibrio perfetto di milioni di piccoli organismi che, convivendo assieme, ne garantiscono la piena funzionalità.

I terreni che coltiviamo oggi con le più moderne tecnologie ci offrono per lo più prodotti di scarsa qualità nutrizionale, obbligandoci ad assumere integratori per supplire alle carenze che via via sperimentiamo.

L'aver voluto frutta e verdura omologate ha portato a dipendere da aziende che rivendono semi in grado di germogliare in terreni trattati chimicamente.

La condizione del suolo dei nostri terreni ci impone una riflessione: vale la pena distruggere il suolo del nostro pianeta, mettere a rischio l'esistenza stessa del genere umano e guardare agli altri pianeti come unica risorsa possibile?

Un terreno sano garantisce la vita agli alberi che lo popolano, riesce ad assorbire l'acqua in eccesso e contribuisce alla produzione di ossigeno. Recuperando uno stretto rapporto con il suolo, l'uomo si arricchisce interiormente sentendosi pienamente parte di un ecosistema dove uomini, animali e piante coesistono.

Le giovani generazioni dovrebbero crescere avendo bene in mente quanto sia importante tutto questo. L'unione Europea dovrebbe avere tra i propri obiettivi proprio il recupero del suolo, riducendo l'agricoltura intensiva e promuovendo le piccole realtà in cui il terreno viene curato senza macchine e senza il massiccio utilizzo di sostanze chimiche nocive all'ambiente.

L'obiettivo dovrebbe essere quello di promuovere le realtà agricole che hanno come obiettivo primario la salute del suolo e non l'iperproduzione a tutti i costi.

Ci sono esempi virtuosi di tentativi di inversione di questa tendenza anche negli Stati Uniti e in Canada, dove la realizzazione di Green Power Houses basate sulla Algae Aqua-Culture Technology ha restituito al terreno la sua biodiversità, garantendo alle comunità adiacenti energia rinnovabile pulita.

Ci sono già esempi virtuosi e non abbiamo tempo da perdere, l'Europa deve mostrarsi lungimirante e schierarsi a favore del suolo, per il bene non solo dei cittadini Europei,ma di tutto il genere umano.

Le scuole dovrebbero avere uno spazio verde dove ogni alunno pianta un seme al suo arrivo e lascia un piccolo albero a fine ciclo scolastico, che verrà poi trapiantato in un parco del quartiere.

I giovani dovrebbero essere avvicinati alle realtà agricole per conoscere le piante che si ritrovano nel piatto senza avere idea da dove provengano e quale sia la loro stagionalità.

In una prospettiva più ampia, il recupero del rapporto uomo- suolo serve per recuperare l'essenza stessa della vita dell'uomo in piena simbiosi con l'ambiente circostante.


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