Gli ingredienti che scaldano il cuore

Mia madre era una brava cuoca.  

Vederla cucinare mi incantava: le sue mani svolazzavano qua e la per la cucina come ali di una farfalla indaffarata tra i fiori di un campo in primavera.

Da piccola mi offrivo spesso di aiutarla e venivo rapita dai suoi movimenti sicuri e dai suoi racconti.

Mi faceva annusare gli ingredienti, mi faceva toccare gli impasti, ma soprattutto mi raccontava di paesi lontani da cui provenivano le tante spezie che usava in cucina.

La sua innata curiosità, che penso proprio di avere ereditato da lei, le aveva fatto riempire un quadernino di ricette, custodite con cura e con una certa gelosia.

Ogni ricetta era la conquista della fiducia di una amicizia nata per caso: c'era lo strudel di mele alla moda perugina che le aveva dato la vecchia portiera di uno stabile in cui avevamo vissuto a Roma, c'erano le ricette del periodo in cui aveva vissuto a Milano, c'erano le ricette della cucina ebraica romana, tramandate solo oralmente e avute da un'amica di Roma, che lei aveva deciso di scrivere per non dimenticarle. Ogni tanto quel quadernino con le pagine ingiallite salta fuori da una scatola di latta e allora mi faccio un te e, mentre lo sorseggio, inizio a sfogliarlo e per me è come tornare indietro nel tempo. 

Ricordo che nelle sue ricette di carne c'era spesso un pezzo di stecca di cannella. Io la guardavo stupita e poi lei mi anticipava dicendo: questo è un ingrediente che scalda il cuore e non si fa dimenticare.

E infatti il suo brodo di carne non passava mai inosservato. Quella stecca di cannella gli dava un aroma inconfondibile e faceva capolino in mezzo a tutti gli altri ingredienti.

Ancora oggi, quando faccio il brodo, anche quello vegetale, aggiungo un pezzetto di stecca di cannella che conferisce a quelle poche verdure usate (cipolle, zucchine, carote, sedano e patate) un sapore inconfondibile.  Da ricordare che, quando si usa la cannella per i piatti salati, questa va spesso affiancata al chiodo di garofano, che ne compensa la dolcezza e alla noce moscata che ne esalta il sapore.

Se volete cimentarvi in un brodo finto dal sapore vero, provate a mettere in  2 litri di acqua salata i seguenti ingredienti: 2 patate pelate ma intere, 1 zucchina, 2 carote, 2 coste di sedano, 1 cipolla pelata ma intera, 1 aglio pelato (che poi andrà rimosso).

Aggiungete: noce moscata, 2 cm di stecca di cannella, 1 chiodo di garofano, pepe nero , un cucchiaino da caffè raso di curcuma in polvere, la punta di un cucchiaino da caffè di zenzero in polvere.

Lasciare sobbollire fino a quando gli ortaggi saranno cotti, quindi interrompere la cottura, tirare fuori le verdure, scolandole e riponendole in un piatto da portata, dove andranno condite con olio e senape e servite come contorno. Il brodo rimasto potrà essere servito con un filo d'olio a crudo, con o senza pastina o  ramen cotti a parte.

Questo brodino ha un potente effetto stimolante nei confronti dei sistemi immunitari più pigri.

Provare per credere!



                                                                        Foto di Alex Bayev tratta da Pexels.com


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