La forza della natura

L'uomo sapiens ha saputo trovare opportunità di crescita nelle difficoltà. 

Nel suo percorso evolutivo fino ad oggi, ha progressivamente perso il contatto con la natura, ingabbiandosi da solo in un mondo artificiale che non gli fa più percepire di essere parte integrante di un ecosistema fatto di piante, uomini e animali.

Tracce del passaggio dell'uomo sapiens sono dovunque su questo pianeta e non solo: pensate all'enormità di residui  spaziali vaganti in orbita attorno alla terra. Il problema venne anticipato nel 1991 dal consulente NASA Donald J. Kessler e porta tuttora il suo nome. 
Se non sapevate nulla della cosiddetta Sindrome di Kessler e volete capirne di più, allora date un'occhiata qui.

Tornando sulla terra, non è poi così raro imbattersi in altre tracce dei Sapiens che delineano scenari da incubo che mettono a rischio l'ecosistema complessivo del nostro pianeta blu.

Tante le tracce che ha lasciato il Sapiens dietro di lui in vari angoli del pianeta, in zone che un tempo erano popolate e che ora sono abbandonate!
Set cinematografici, ville, penitenziari, case sui fiordi, rotaie di vecchie ferrovie ormai in disuso: la lista è lunga, lunghissima.

Se avete tempo, provate a curiosare in questo sito, che riporta parecchie foto di posti abbandonati in varie parti del mondo.

Chiudo con l'immagine di uno di questi posti, in cui percepisco la forza della natura, che ha riconquistato, quasi inghiottendola, l'impronta ecologica di un Homo Sapiens che negli anni sembra aver perso molta della sua saggezza.



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